Quante volte capita, soprattutto mentre siamo a lavoro, di trovarci in ambienti totalmente privi di energia elettrica? Con il moderno sviluppo tecnologico questa possibilità è praticamente impensabile, anche se, in presenza di una fonte di alimentazione elettrica, il rischio di prendere la scossa è sempre in agguato. Questa eventualità così spiacevole e dolorosa, quando è presente sul luogo di lavoro prende il nome di rischio elettrico: un pericolo che può variare in termini di entità, ma che è più o meno presente nella maggior parte dei luoghi di lavoro.
.
Come ci si protegge dal rischio elettrico?
Indossare delle protezioni adeguate quando si è esposti in maniera sistematica al rischio elettrico è consigliabile e in molti casi obbligatorio, ecco perché a corredo delle divise di tantissimi professionisti troviamo spesso delle calzature DPI con certificazione Antistatico o ESD (electrostatic discharge).
Queste denominazioni, che indicano entrambe la capacità del dispositivo di proteggere dal rischio elettrico, differiscono tra loro per un dettaglio molto significativo:
- Antistatico (A) significa che il DPI ha la proprietà di disperdere le cariche elettrostatiche impedendone l’accumularsi sulla superficie della scarpa stessa, evitando così il trasferimento repentino di elettricità da un oggetto elettricamente carico al corpo dell’operatore: in altre parole, impedisce di prendere la scossa entrando a contatto con oggetti carichi di elettricità
- ESD invece vuol dire che il DPI, la calzatura nella fattispecie, scarica costantemente l’energia a terra, proteggendo non solo l’operatore, ma anche i macchinari che utilizza e con cui viene a contatto. Alcuni apparecchi elettronici infatti rischiano di danneggiarsi se non si adottano le giuste misure di prevenzione, essendo sensibili all’elettricità al punto di guastarsi a causa di scariche elettrostatiche.
Un dispositivo ESD nasce quindi per proteggere sia la persona che lo indossa che i macchinari utilizzati, un accessorio con marcatura A invece è in grado di proteggere soltanto l’operatore.
Parlando di calzature, quelle antistatiche hanno una resistenza elettrica che va dai 100 KiloOhm ai 100 MegaOhm, mentre quelle ESD hanno un range dai 100 KiloOhm ai 35 MegaOhm.
Da tenere a mente che le calzature ESD sono anche antistatiche, mentre scarpe antistatiche non sempre sono anche ESD.
Contattateci per maggiori informazioni
.
L’innovazione della scarpa da lavoro ESD
Upgrade della linea Reposa sterilizzabile
Il rischio elettrico, anche se in misura diversa, è un pericolo trasversalmente presente in molti luoghi di lavoro, questo perché le cariche elettrostatiche non si generano soltanto in presenza di una fonte di alimentazione. Il modo più semplice di generare elettricità è tramite lo sfregamento di due materiali tra loro: basta srotolare o maneggiare materiali plastici come il pvc per creare un accumulo di cariche elettrostatiche in grado di generare una scossa, oppure camminare su pavimenti sintetici con ai piedi delle scarpe a loro volta sintetiche, come lo sono la maggior parte delle suole da scarpe.
Certificato ESD Max: CERT ESD _ 2020_3541
.
Che valore aggiunto è in questo caso l’ESD?
Le calzature ESD si distinguono dal più comune antistatico per la loro capacità dissipativa, che scarica costantemente a terra le cariche elettriche, impedendone l’accumulo.
Per conferire questa proprietà agli zoccoli Reposa, è stato progettato e inserito un tassello di gomma hi-tech in pianta. I vantaggi e i potenziamenti:
- Resistenza nel tempo: Se le proprietà antistatiche sono spesso soggette a variabilità e consumo, in conseguenza a utilizzo, manutenzione e lavaggio, il tassello costampato e irremovibile consente di mantenere inalterato il livello di protezione della calzatura
- Comfort: il tassello è perfettamente inglobato nella pianta ed è impercettibile alla calzata e durante la camminata
- Sicurezza: anche la posizione del tassello non è casuale! Si trova infatti all’altezza del metatarso, che è il punto di maggior contatto tra piede e suolo
- Performance: questa innovazione migliora e stabilizza i valori dell’antistatico, conferendo allo zoccolo la proprietà ESD
Questa tecnologia interessa la linea di zoccoli sterilizzabili Reposa, potenziata di recente, e la scarpetta ultraleggera Reposa Smart, che nasce già sotto il segno dell’ESD.